Gli alimenti principali delle api sono solo due: il nettare e il polline. Il nettare è la loro principale fonte di carboidrati, da cui deriva il nostro amato miele. Il polline e’ la loro principale fonte proteica. Però ci sono brutte notizie per le api, per l’ambiente, e per tutti noi: due studi pubblicati recentemente dimostrano che sia il nettare che il polline sono contaminati da numerosi pesticidi.
Il primo studio (qui), pubblicato su Science, ha analizzato 198 campioni di miele provenienti da tutto il mondo, e ha accertato che il 75% dei campioni di miele sono contaminati dai neonicotinoidi, insetticidi sistemici che oramai una valanga di studi dimostano essere una una delle principali cause del declino mondiale delle api e degli impollinatori. Ma c’è di peggio: il 45% dei campioni conteneva almeno due neonicotinodi, e il 10% più di quattro! Risultati sconcertanti, se pensate come la combinazione di due o più pesticidi assieme possa causare effetti sinergici, addirittura incrementando la tossicità e gli effetti dannosi di entrambi i pesticidi. Le concentrazioni trovate sono al di sotto dei limiti massimi consentiti dalla legge, ma quali sono gli effetti causati da esposizioni croniche (prolungate nel tempo) a cocktail chimici (effetti sinergici)? C’è ancora molto lavoro da fare (da parte di scienziati e pubblici poteri) per colmare questa lacuna legislativa.
Il secondo studio (qui), pubblicato su Science of the Total Environment, ha analizzato 554 campioni di polline raccolto dalle api in Italia nel corso di 3 anni (foto a destra). Il 62% dei campioni di polline conteneva almeno un pesticida, e il 38% dei campioni era contaminato da almeno due pesticidi. Nell’1% dei campioni sono addirittura stati trovati 7 pesticidi assieme! I limiti massimi di contaminazione da pesticida per garantire la sicurezza per il consumo umano sono stati superati nel 39% delle analisi svolte, e il 13% dei 53 apiari studiati e’ stato contaminato con quantità di pesticida oltre la soglia di sicurezza per la salute delle api. Tra i pesticidi analizzati, l’insetticida chlorpyrifos e’ stato quello piu’ comunemente trovato (30%), e il neonicotinoide imidacloprid e’ stato quello che ha prodotto il maggiore livello di rischio per la salute della api (il 12% dei campioni contaminati ha superato la soglia di rischio per le api). Addirittura, e’ anche stato scoperto che il polline raccolto conteneva pesticidi illegali, il cui uso e’ vietato da anni.
Risultati chiari: i pesticidi sono sparsi nell’ambiente in quantità inaspettatamente elevate, soprattutto se si considera il livello di contaminazioni multiple (più pesticidi in un singolo campione), e la quantità di diversi pesticidi trovati (anche illegali!). L’uso di numerosi e ripetuti trattamenti chimici ha portato ad un avvelenamento diffuso, con conseguente declino della salute dell’ambiente, e degli animali ivi presenti.
Bibliografia
Mitchell, E. A. D., Mulhauser, B., Mulot, M. and Aebi, A. (2017). A worldwide survey of neonicotinoids in honey. Science. 111, 109–111.
Tosi, S., Costa, C., Vesco, U., Quaglia, G. and Guido, G. (2018). A 3-year survey of Italian honey bee-collected pollen reveals widespread contamination by agricultural pesticides. Sci. Total Environ. 615, 208–218.
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