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Api / Agricoltura / Ambiente

Ancora avvelenamenti in meridione

(29 maggio 2010)

L’azione di sensibilizzazione e di denuncia svolta dagli apicoltori nel 2009 e il convegno promosso in Calabria dal Conapi con la partecipazione dell’Unaapi, nel febbraio 2010 sembrava avessero contribuito a diffondere una maggiore attenzione tra i produttori agrumicoli a non….

 

effettuare trattamenti insetticidi di micidiale effetto. La produzione di miele d’agrumi è stata in un primo tempo penalizzata dall’andamento sfavorevole delle condizioni climatiche ma poi si è realizzata anche se con medie produttive per alveare non eccellenti senza alcun danno alle famiglie d’api nel corso della fioritura. Poi, vuoi lo sviluppo di afidi, vuoi i consigli interessati dei venditori di chimica e vuoi soprattutto l’effetto dei nuovi insetticidi supertossici in libera vendita, che “non perdonano” alcuna forma vivente, ed ecco anche nel 2010 le nuove stragi d’api, dalla Calabria alla costa della Puglia, di nuovo sull’altare dell’assoluta necessità di produrre e di “difendere” gli agrumi sacrificate, ancora una volta, decine e decine di migliaia d’api e un’infinità di vivente e d’ambiente.

Gli apicoltori austriaci hanno nel frattempo diffuso il video con le immagini dell’effetto dei concianti neonicotinoidi delle sementi di mais. Ma gli apicoltori austriaci possono stare tranquilli: l’agenzia nazionale austriaca Ages con il monitoraggio “melissa”nel 2009, dopo aver dovuto prendere atto della coincidenza di semine e mortalità delle api e dopo aver rinvenuto in ben 21 dei 22 campioni d’api morte le tracce dei neonicotinoidi killer che avevano flagellato le famiglie d’api, dopo aver trovato nel 22° campione invece le tracce del killer nel polline, s’era dichiarata certa che avrebbero funzionato le misure precauzionali proposte dai venditori dei concianti. Come ben verificabile dal video c’è sempre da fidarsi delle promesse dei piazzisti!

Al contrario le api delle regioni del mais in Italia hanno potuto ben svilupparsi nella primavera. Sono, per ora, stati segnalati spopolamenti nel mese di maggio avanzato, quindi non in epoca di semina del mais, con api brancolanti davanti agli apiari in alcune zone del Piemonte, nell’alessandrino, non si sa ancora a quale trattamento insetticida, su quale coltura, si debba questo spopolamento.

 

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