Una nuova ricerca, pubblicata da Nature, dimostra come le popolazioni di uccelli siano nettamente diminuite nelle aree agricole a forte impiego di neonicotinoidi. Il drammatico e inarrestabile declino ha coinvolto principalmente storni, passeri e rondini; e in generale tutti gli uccelli insettivori.
Il team di ricerca, guidato da Hans de Kroon, ecologo presso la Radboud University in Olanda, ha esaminato numerose possibili cause del declino degli uccelli dal 2003 al 2010. Tra tutte le possibili cause esaminate il neonicotinoide imidacloprid è risultato essere di gran lunga il fattore che più di tutti ha determinato il calo delle specie avicole.
“E’ sorprendente e allo stesso tempo preoccupante” ha affermato il dottor de Kroon, ” bastano 20 nanogrammi di neonicotinoidi in un litro d’acqua per avere in pochi anni un calo del 30% del numero di uccelli”.
La dichiarazione di de Kroon è ben più preoccupante se si considera che altri studi precedenti hanno accertato altissimi livelli di contaminazione di imidacloprid nelle acque olandesi. E’ facile ritenere che con tali valori gli effetti tossici non siano limitati solo a invertebrati e uccelli.
David Goulson, professore presso l’Università del Sussex, uno dei primi ad occuparsi del triste binomio morie degli uccelli e neonicotinoidi, valuta come ben strutturata e fondata la ricerca olandese e ha escluso che sul declino dell’avifauna possano essere chiamate in causa altre possibili cause. “La più semplice e più ovvia spiegazione è che le sostanze altamente tossiche che uccidono gli insetti portano a morie di individui che se ne nutrono.” Del resto quando migliaia di specie di insetti vengono spazzate via o contaminate è naturale prevedere che vi siano ripercussioni nell’intera catena alimentare.
Puntuale la smentita da parte della Bayer CropScience che prima ha contestato, senza fornire motivazioni, le conclusioni dello studio e, successivamente, con gran faccia tosta, ha pubblicizzato “il suo incessante impegno con le autorità olandesi per preservare l’ambiente”.
Prese di posizione della Bayer che non hanno impressionato David Gibbons, responsabile del centro Inglese RSPB di scienza della conservazione, che ha dichiarato: “questo studio fornisce la prova preoccupante degli impatti negativi degli insetticidi neonicotinoidi sugli uccelli. È urgente effettuare un monitoraggio dell’inquinamento dei neonicotinoidi nei terreni e nei corsi d’acqua del Regno Unito e realizzare una ricerca sugli effetti di questi insetticidi sulla fauna selvatica.”{jcomments on}
Tratto dall’articolo di Damian Carrigton, pubblicato il 9 luglio da:
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