In Val Venosta il primo Comune d’Europa senza pesticidi
Malles in Val Venosta è il primo Comune d’Europa che ha bandito dal proprio territorio l’uso dei pesticidi. Con un referendum più del 75% dei votanti si è espresso per il divieto di utilizzo di pesticidi ed erbicidi nei campi. Altissima la partecipazione, 3.348 le schede valide su 4.837 aventi diritto. Hanno votato 7 cittadini su 10.
Da venerdì 22 agosto a venerdì 5 settembre gli oltre cinquemila abitanti del municipio, sono stati chiamati a esprimere il proprio voto sul quesito referendario del comitato “Malles, Comune libero da pesticidi” sulla proposta di inserire nello statuto comunale il divieto di uso di sostanze fitosanitarie chimico-sintetiche velenose e dannose alla salute, all’ambiente e di erbicidi.
Il Comune di Malles ha applicato la specifica normativa della Regione a statuto speciale e ha inviato a tutti gli aventi diritto (votano tutti i residenti a partire dai ragazzi che hanno compiuto i 16 anni di età) un plico contenente la scheda di voto e una busta da sigillare e da rinviare per posta al Comune o da depositare nell’urna predisposta in Comune. Per la validità dell’esito referendario era previsto un quorum di partecipazione di almeno il 20% degli aventi diritto, che in solo due giorni è stato raggiunto.
Il comitato promotore in passato aveva commissionato l’analisi di un campione di fieno prelevato nelle immediate vicinanze della scuola elementare di Tartsch, in cui sono stati trovati residui di 9 sostanze attive fungicide ed insetticide in quantità rilevanti, tra cui dithiocarbamato, dithianon, chlorpyriphos, fluazinam, imidacloprid e penconazolo.
Il comitato promotore ha dovuto superare una serie infinita di ostacoli per arrivare all’indizione della consultazione popolare.
A maggio scorso il comitato promotore del referendum è stato insignito del premio “Coraggio civile e responsabilità sociale” della fondazione Ilse Waldthaler.
Il quesito referendario ha trovato un importante sostegno nel manifesto sottoscritto da 21 medici, 8 veterinari, 15 biologi e dai farmacisti del distretto sanitario dell’alta Val Venosta. A dicembre 2013 il via libera alla raccolta di firme per il referendum, poi a febbraio la presentazione di oltre 500 firme (ne bastavano 300) depositate in Comune.
Ma il percorso di avvicinamento al referendum non è stato tutto rose e fiori. È lo stesso farmacista comunale, dottor Fragner a sostenerlo nel corso della cerimonia di premiazione della fondazione Waldthaler. “Da agosto 2013 è iniziato il fuoco di sbarramento dei contrari alla indizione del referendum con aggressioni verbali, danni al giardino e alla tomba di famiglia, diffamazione anche da parte di personalità politiche che sono state tutte segnalate ai carabinieri, che ci hanno tutelato anche con pattuglie serali e notturne”.
- il servizio televisivo della TV Video 33 (che tra l’altro da idea dell’importanza della coltura della mela a Malles Venosta)
- l’intervista su La Repubblica a Claudio Porrini dell’Università di Bologna
- su Diritti Globali l’articolo di Pierluigi Depentori su La Repubblica
- sul Blog di Internazionale l’articolo di Gerhard Mumelter del quotidiano austriaco Der Standard
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Di seguito il testo della domanda sottoposta agli elettori di Malles [traduzione in italiano].
Sei favorevole alla realizzazione del seguente emendamento agli articoli del Comune di Malles ?
Il principio di precauzione, con l’obiettivo di tutelare la salute pubblica, stabilisce che tutte le misure che aiutino a prevenire un rischio per la salute dell’uomo e degli animali devono essere adottate. Il Comune di Malles ha come obiettivi specifici la tutela della salute dei suoi cittadini e ospiti, la conservazione della sostenibilità della natura e delle acque, così come la possibilità che le diverse forme di economia possono coesistere sul suo territorio in modo equo e rispettoso .
In conformità con questi obiettivi, Malles promuove l’uso dei prodotti fitosanitari biodegradabili all’interno dei suoi confini. Un regolamento comunale che descriva i dettagli di questa disposizione sarà emanato.
Indipendentemente da questa disposizione, l’uso di sostanze altamente tossiche, come pure di prodotti sintetici e di diserbanti chimici, che sono dannosi per la salute e per l’ambiente, è vietato all’interno dei confini comunali. Il Comune è responsabile del monitoraggio dell’attuazione e del rispetto dell’esito referendario.{jcomments on}
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