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Api / Agricoltura / Ambiente

Primavera 2014, nuove morie d’api. L’apicoltura italiana dice: basta!

18 giugno 2014

20131017 stop pesticidesA nome dell’apicoltura italiana tutta Conapi, Fai e Unaapi hanno sottoscritto una forte denuncia unitaria sull’incremento, nella primavera 2014, dei fenomeni di grave avvelenamento di interi apiari, in diverse Regioni d’Italia.

Tali fenomeni si sono verificati, con diverse sintomatologie, a macchia di leopardo, in contemporanea con le seguenti attività agricole:
• semina del mais;
• trattamenti di fruttiferi e vite;
• trattamenti di cereali;
• trattamenti di ornamentali (bosso).

E’ opinione diffusa e condivisa da tutti i soggetti scientifici indipendenti, confermata dalle conclusioni di EPILOBEE, lo specifico Monitoraggio veterinario in 17 Paesi europei, che l’insieme di tali morie e spopolamenti primaverili non dipenda da cause veterinarie.

Ciò che è certo, nel caso della semina del mais, è la non adozione di misure precauzionali per “la riduzione del danno”, quali l’utilizzo di deflettori/filtro sulle seminatrici del mais.

In diversi casi si è accertata la presenza di residui di molecole nei campioni di api raccolti; vari esiti analitici attestano l’inequivocabile mancato rispetto del divieto d’uso di neonicotinoidi in prefioritura.

Di contro, il veloce degrado delle molecole nelle api morte rende non indicativa e tantomeno probatoria la loro mancata individuazione residuale nei campioni analizzati.

Pur non potendo, allo stato attuale, indicare con certezza a quali dei principi attivi o formulati siano da attribuire le responsabilità dirette di tali morie di api, è di tutta evidenza che alcune recenti autorizzazioni di nuovi preparati, e/o alcune pratiche di lotta fitosanitaria impattano in modo inaccettabile su api e impollinatori tutti.

Le Associazioni apistiche pertanto richiedono che siano:

  • attivate indagini per accertare la dannosità per le api di preparati autorizzati recentemente, quali ad esempio il Sonido, il Force 20 CS e il Mesurol per la concia del mais;
  • predisposti maggiori controlli e, quando necessario, una repressione adeguata ed esemplare di comportamenti irresponsabili d’uso dei pesticidi;
  • fatte debite iniziative, specie nel “Semestre Italiano” nella UE, per l’effettivo miglioramento delle procedure di determinazione del rischio da molecole e preparati fitosanitari, per api e impollinatori, con l’urgente implementazione dell’insieme dei test previsti dalle linee guida elaborate dall’EFSA;
  • utilizzate nelle diverse Misure del PSR la sopravvivenza e la produttività delle api quali efficaci parametri dell’effettiva compatibilità e sostenibilità ambientale delle pratiche agricole e di difesa fitosanitaria in uso.

Conapi, Fai e Unaapi accludono alla missiva quali elementi di supporto:

Consorzio apicoltori di Udine
Aspromiele
• Apilombardia (Lettera alla Regione Lombardia e Report) {jcomments on}

Guarda i video denuncia

Avvelenamento di api su vite, Piemonte, Incisa Scapaccino (AT), maggio 2014

Avvelenamento, api su semina mais, Friuli Venezia Giulia, Villesse (GO), aprile 2014

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