Nuovi sviluppi a seguito del grave apicidio, sollevato grazie alla denuncia pubblica di Apilombardia sull’impatto ambientale della melicoltura nella valle.
All’episodio di contaminazione ambientale Radio Popolare ha dedicato un’approfondita intervista a uno degli apicoltori colpiti (lanciare il link e spostare il cursore all’ 8°minuto).
Una prima accurata perizia (PDF) è stata effettuata dal tecnico apistico dell’Associazione Regionale Apilombardia.
Si è svolto un incontro tra le associazioni dei frutticoltori e quelle degli apicoltori, che ha prodotto un comunicato stampa congiunto (PDF).
Nel comunicato stampa si evidenziano alcune importanti ammissioni:
• Il periodico ripresentarsi di avvelenamenti di api…
Un primo, piccolo, passo rispetto alle dichiarazioni tese solo a negare e minimizzare ( com’è oramai triste consuetudine che qualsivoglia “responsabile” in Italia possa sostenere, senza vergogna e senza le conseguenze che meriterebbe, palesi “frottole difensive…in libertà”!), con assoluta, esplicita incoscienza e irresponsabilità.
Il pesticida utilizzato, in effetti, è “usato da anni” ma, da quando si usa, è in atto, in più che sospetta coincidenza, la grave la crisi mondiale di api, insetti e apicoltura. E questa accade proprio in tutta quella parte del mondo che utilizza gli insettidici, anzi oramai li strautilizza ovunque e sempre più dissennatamente, con profitti garantiti solo per le multinazionali che, in regime di monopolio, li producono e vendono.
Gli insetticidi sistemici sono, rispetto alle “vecchie” molecole insetticide, delle vere “bombe atomiche”!
La tossicità per le api d’imidacloprid, l’insetticida neonicotinoide irrorato sui meli, è notoriamente migliaia di volte superiore alla tossicità del famigerato DDT!
Un grammo d’imidacloprid = oltre 7 kilogrammi di DDT

Nessun “atto d’accusa generico”, quando dei “responsabili agricoli” non hanno neppure conoscenza della pericolosità micidiale delle molecole che irrorano “abitualmente”, e proclamano spudoratamente che non è propria priorità la preservazione delle forme vitali non target. Le ammissioni spudorate, quindi l’auto accusa, sono impliciti: produrre di più, produrre intensivamente, costi quel che costi!
Danni all’ambiente, danni ad altri produttori agricoli, poco importa!
L’unica lettura possibile, anche per l’ultimo degli sprovveduti e ingenui, è che in Valtellina è ancora arduo il percorso per capire cosa vuol dire produrre con – e nel – “rispetto ambientale”.
Chi, in tale evidente e diffusa situazione d’irresponsabile incoscienza delittuosa, si appella all’”ascendente”dei tecnici o supplica la”cortesia” d’essere avvisati di trattamenti biocidi (per cercare di traslocare precipitevolmente gli apiari) non solo si disvela per la succube compiacenza, ma, nell’ equilibrismo cerchio-bottista, rasenta la comicità.
E’ pertanto utile, se non indispensabile, riaffermare alcuni concetti elementari di compatibilità ambientale delle pratiche agricole, che evidentemente non sono né adeguatamente conosciuti, né tantomeno comunemente praticati:
|
Ribadito quello che dovrebbe essere l’ABC per ogni agricoltore, non intendiamo in questa sede soffermarci più del necessario sullo specifico e innegabile attentato ambientale, quanto contribuire a capire come sia possibile congiuntamente evitare che abbia mai a ripetersi.
La soluzione è impegnativa ma non impossibile, necessita solo dello sforzo di noi agricoltori per ricollocarci, quali parte, e non controparti, dei complessi fenomeni della natura che ci circonda.
Le api sono eccezionali sensori ambientali.
Le api possono e devono essere utilizzate per dirci se quanto facciamo, è accettabile, compatibile e sostenibile.
Se e quando, e non solo in certi mesi ma nel corso di tutta la stagione, gli apiari potranno tornare a vivere, produrre e prosperare nelle zone dei frutteti, e nei loro dintorni, in Valtellina (senza deportazioni ed esodi forzati d’alveari) allora, e solo allora la melicoltura della Valtellina potrà definirsi in armonia con la natura.
Vorrà dire essere capaci di perseguire l’obiettivo di produrre:
- mele che non intralciano la fertilità, che non uccidono gli insetti che le impollinano.
- Mele che non sterminano per kilometri e kilometri la fauna alata che li frequenta e sorvola.
- Mele sugose da mangiare, buone perché fanno del bene alla biodiversità.
Questa è la sfida.
Se e quando ci si vorrà confrontare, l’apporto e il contributo costruttivo degli apicoltori non mancherà.
In caso contrario gli apicoltori continueranno la loro battaglia, la battaglia della gran maggioranza dei cittadini, per il bene comune, prevalente e più forte di qualsiasi risultato economico di breve respiro, che è indiscutibilmente: lasciare alle generazioni future una valle fertile e viva!
Grazie all’impegno profuso nelle diverse sedi, inclusa quella giudiziaria, da alcuni produttori apistici (purtroppo non tutti!) diversi media hanno dato risalto alla notizia:
Il Giorno (jpg) 22 aprile 2012 – La Provincia (jpg) 22 aprile 2012 – La Provincia- replica (jpg) 25 aprile 2012 – Il Giorno (pdf) 25 aprile 2012 – www.ruralpini.it – Libero 24 aprile 2012
{jcomments on}
Potrebbero interessarti
Le api pungono la Bayer
29 agosto 2008 Werner Wenning, presidente del Consiglio Direttivo della Bayer, dovrà rispondere di un’accusa pesantissima davanti al tribunale di…
Legge di bilancio: 7,75 milioni di euro per il sostegno all’apicoltura
Con l’approvazione della legge di bilancio avvenuta oggi alla Camera dei Deputati, diventa definitivo il rifinanziamento, dopo quasi 12 anni,…
Rinnovo sospensiva concianti
(4 settembre 2009) Gli apicoltori chiedono a Zaia di rendere pubblici gli studi di Apenet e di garantire il…
Neonicotinoidi: stop da Unaapi e Fai
27 giugno 2007 Richiesta di sospensione dei concianti con una prima iniziativa unitaria di FAI e U.N.A.API. che a seguito…
Concepimento e gravidanza nel raggio di 1,5 km da pesticidi? Più bimbi autistici!
28 giugno 2014 I dubbi e gli indizi si sono affastellati per anni, un nuovo e importante studio del Davis…
Dal mais gocce di rugiada avvelenata
21 gennaio 2009 LA STREGA DISSE A BIANCANEVE:ASSAGGIA UNA GOCCIA D’ACQUA! VEDI IL VIDEO…