Venerdì 26 ottobre, Torino – Centro Fiere Lingotto – sala gialla, ore 21.00
La Solitudine dell’Ape, con Andrea Pierdicca e gli Yo Yo Mundi, andrà in scena a Torino venerdì 26 ottobre presso la sala gialla del Lingotto nell’ambito del festival Terra Madre, per la prima volta aperto al pubblico (e da quest’anno abbinato al Salone del Gusto), luogo d’incontro, di pensiero e scambio, di tutela, di azione e di denuncia: uno spazio ideale per rappresentare questo spettacolo e un’occasione unica e speciale per confrontarsi con le persone e le associazioni che hanno a cuore l’avvenire del pianeta, lontano dalle logiche del profitto e dello sfruttamento di popoli e territori.
Siete tutti invitati! Partecipate, diffondete questa notizia, informate i vostri amici.
Le api esistono da milioni di anni, prima ancora dell’arrivo dell’uomo. Ma oggi, in diversi paesi del mondo, sono in crisi. Che cosa sta succedendo? Cosa è cambiato? E cosa c’entrano la vita del chimico Justus Von Liebig, il modo di coltivare la terra e di alimentarsi con l’attuale diminuzione delle api negli alveari?
La Solitudine dell’Ape è un racconto-canzone che mette insieme i tasselli di questa storia, proponendosi di dare delle risposte, di superare luoghi comuni, di informare, di stimolare una ribellione al sistema della monocultura e del profitto a tutti i costi.
Lo spettacolo ha visto unirsi apicoltori, attori, scrittori, musicisti, disegnatori e visionari con l’obiettivo di rappresentare lo scollamento dell’uomo da ciò che lo circonda e da se stesso attraverso il racconto della solitudine dell’ape (che è anche paradigmatico della nostra solitudine): un attore-narratore, Andrea Pierdicca, e un gruppo non solo musicale, gli Yo Yo Mundi, cercano di ricollegare i fili invisibili che uniscono i destini dell’uomo a quelli dell’ape e degli altri essere viventi del nostro pianeta. Perché anche la scomparsa di piccolissimi organismi viventi è un fatto che ci riguarda: sono loro, insieme alle piante, a fare il lavoro duro e invisibile di assicurare la permanenza della vita sulla terra.
La Solitudine dell’Ape è il frutto di un processo di elaborazione collettiva che nasce da un’intuizione di Paolo E. Archetti Maestri degli Yo Yo Mundi, che dopo aver scritto e musicato con il gruppo la canzone omonima insieme al cantautore Alessio Lega, decide di coinvolgere in un progetto più ampio lo scrittore Alessandro Hellmann e l’attore Andrea Pierdicca (i quali, sempre con le musiche degli Yo Yo Mundi, avevano realizzato e portato in scena l’intensa narrazione civile de Il fiume rubato, sull’inquinamento della Valle Bormida). Al progetto, sostenuto e promosso da Unaapi e dal suo presidente Francesco Panella, si sono uniti il regista Antonio Tancredi e il grafico e illustratore Ivano A. Antonazzo.
La Solitudine dell’Ape, spettacolo di narrazione e canzoni con Andrea Pierdicca e gli Yo Yo Mundi, per la regia di Antonio Tancredi.
Scritto da Alessandro Hellmann, Andrea Pierdicca, Antonio Tancredi, Paolo Enrico Archetti Maestri.
Produzione: Unaapi (Unione Nazionale Associazioni Apicoltori Italiani).
Sinossi: Un uomo qualunque s’interroga sul problema della scomparsa delle api inanellando un grottesco rosario di luoghi comuni, fino a liquidare la faccenda concludendo che per comprendere le questioni complesse ci vuole tempo. Il tempo di (ri)partire da lontano ed entrare in una storia, quella del barone Justus Von Liebig. La sua vita – dai primi catastrofici esperimenti con la polvere da sparo nel retrobottega del padre fino alla rocambolesca invenzione dei concimi chimici che rivoluzioneranno la storia dell’agricoltura sradicando l’uomo dalla terra – è una disarmante rappresentazione del nostro tempo, nonché la scintilla d’innesco della pratica delle monocolture, sistema di gestione delle coltivazioni con un metodo industriale che impone un uso massiccio di pesticidi per contrastare i parassiti delle piante.
La moria delle api non è un “problema” solo degli apicoltori e dei consumatori di miele. È un problema del mondo intero. La loro scomparsa ci avvisa che la vita su questo pianeta è in pericolo. Vita che dipende soprattutto da quel “proletariato invisibile” fatto da piante, insetti, vermi, funghi, muffe, microrganismi e api. Sapere cosa le uccide non basta. Sarebbe come aver trovato l’arma del delitto senza preoccuparsi dell’autore e del movente. E’ ormai accertato che la causa principale della morte delle api sono i neonicotinoidi, nuove molecole sistemiche usate in agricoltura. Pesticidi sempre più potenti e invasivi che distruggono il sistema nervoso degli insetti e persistono nei terreni senza degradarsi. L’uso di questi pesticidi rimanda a un modo di coltivare che è cambiato soprattutto negli ultimi trent’anni e che si lega alle nostre scelte alimentari. Ecco perché la morte delle api ci riguarda. E’ l’uomo che sceglie come coltivare e di cosa nutrirsi. Le sue scelte hanno la capacità di determinare il futuro delle generazioni a venire e della vita di questo pianeta.
Web: Alcuni momenti salienti dello spettacolo:
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Informazioni: L’Impazienza ph: 393 9094004 mail: impazienza@yoyomundi.com skype: yoyomundi siti di riferimento: www.yoyomundi.it / www.mieliditalia.it
Per la prima volta Salone del Gusto e Terra Madre si fondono e danno vita a un evento unico, che racconta la straordinaria diversità del cibo di ogni continente, superando la divisione fra Nord e Sud del mondo e dando pari dignità a tutti i piccoli produttori che si ispirano al principio di un cibo buono, pulito e giusto. L’obiettivo è di creare il più importante appuntamento mondiale dedicato al cibo, capace di unire il piacere del cibo e la responsabilità nei confronti di quel che mangiamo e di chi lo produce, affiancando all’esperienza enogastronomica la conoscenza delle donne e degli uomini che coltivano, allevano e trasformano i prodotti alimentari di tutto il mondo, dei territori in cui questi cibi nascono e hanno radici profonde. In questo percorso, il Salone del Gusto e Terra Madre toccano alcuni temi cruciali legati alla produzione e al consumo del cibo: dal ruolo dei giovani e delle piccole produzioni tradizionali nel futuro dell’agricoltura alla difesa del paesaggio, dalla battaglia per un’agricoltura libera da Ogm alla tutela dei pastori e dei piccoli pescatori, dal rafforzamento del rapporto fra produttore e consumatore alla promozione di scelte più responsabili e informate in campo alimentare, nella piena consapevolezza dei loro effetti sulla salute, sull’ambiente e sul sistema produttivo. {jcomments on}
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