di Lucia Piana e Valentina Solla – Piana Ricerca e Consulenza srl
La produzione di polline, lanciata in Europa negli anni ’50, fino a pochi anni fa non ha mai veramente preso piede in Italia. Negli ultimi anni invece si è assistito ad una ripresa di interesse per il tema della produzione di polline, dovuto ad una serie di cause: interessante mercato internazionale, forte interesse/necessità delle aziende apistiche italiane di diversificare la produzione e la positiva esperienza di altri prodotti similari.
Il polline è diventato quindi, da un giorno all’altro un “nuovo” prodotto dell’apicoltura italiana. Questo grazie ad alcuni precursori, che si sono mostrati particolarmente generosi delle loro conoscenze, e all’attività di sperimentazione e condivisione dei risultati di alcune associazioni di produttori. In pochi anni quindi il settore produttivo ha acquisito (e sta ancora acquisendo, ovviamente) informazioni su come, dove e quando produrre polline, quali sono le specie e le zone nelle quali vale la pena di farlo e dove no, che vantaggi e controindicazioni porta per la gestione degli alveari e dell’azienda apistica più in generale. Ci mancano però ancora moltissime informazioni che sarebbe indispensabile conoscere in quanto non abbiamo più a che fare con un alimento a produzione e consumo strettamente domestico, com’era il polline, in Italia, fino a pochi anni fa, ma un prodotto alimentare destinato a un pubblico ampio e variegato e che deve affrontare un circuito commerciale generalmente abbastanza lungo. Oggi non sappiamo ancora bene quali sono i rischi connessi con la produzione di polline e come prevenirli efficacemente, quali sono i criteri per valutare la qualità del prodotto e come questa varia secondo l’origine, le tecniche di produzione e la conservazione. Insomma ci mancano ancora molte delle informazioni che servono per garantire efficacemente il consumatore e lavorare secondo criteri di qualità. Da dove partire per cominciare a rispondere a queste domande? La logica vuole che si parta verificando quello che già si conosce sull’argomento, cioè prima di dire “non si sa” verificare se qualcuno, invece, l’informazione l’ha già prodotta. Cioè si parte da quella che si chiama ricerca bibliografica, cioè indagine sulle fonti di informazione, di solito, scritta, su carta o, oggi, in internet. Per incarico di UNAAPI, nell’ambito delle attività del Reg. 1234/07, abbiamo raccolto informazioni bibliografiche sul polline, soprattutto per quello che riguarda gli aspetti produttivi, la composizione del polline raccolto dalle api, i possibili rischi, la conservazione, le attività biologiche. Abbiamo tralasciato tutta la bibliografia relativa alla biologia del polline, all’impollinazione, alla palinologia e anche molta di quella relativa alla nutrizione delle api e alla loro biologia in relazione alla raccolta di polline, per concentrarci sulle informazioni più importanti per il polline come prodotto alimentare.
Abbiamo raccolto 456 documenti. La maggior parte dei lavori reperiti sono articoli scientifici (quasi ¾ dei documenti). Sono stati raccolti anche alcuni documenti non convenzionali (tipo presentazioni a convegni e relazioni di attività) in quanto questi documenti, pur non essendo predisposti con l’intento di pubblicazione, contengono informazioni utili e non diversamente reperibili. L’informazione in lingua italiana è minima (circa il 4%), mentre la maggior parte dell’informazione è redatta in inglese o ha perlomeno un riassunto in inglese (77%). Più della metà dell’informazione reperita è recente o molto recente, essendo stata pubblicata successivamente al 2000. Questi documenti, reperiti per l’80% in forma completa e in forma di riassunto per il restante 20%, sono disponibili per i tecnici UNAAPI come base di lavoro per i prossimi progetti.
Intanto, per chi legge l’inglese, qui sotto alcuni link di interessanti pubblicazioni riassuntive.
Link a siti con lavori riassuntivi
Il sito www.bee-hexagon.net è gestito da Stefan Bogdanov, ricercatore specializzato nei prodotti delle api, in pensione da alcuni anni. Mantiene aggiornate delle belle sintesi sui prodotti delle api, scaricabili liberamente, bisogna solo registrarsi. Quella sul polline è in due capitoli, aggiornati a gennaio 2012:
http://www.bee-hexagon.net/en/pollen.htm
Sempre nel sito di Stefan Bogdanov un lavoro collaborativo sulla standardizzazione dei criteri di qualità:
http://www.bee-hexagon.net/files/file/fileE/IHCPapers/CamposJAR_2008.pdf
Nel sito dell’International Bee Research Association alcuni articoli sono di accesso libero; tra questi questo articolo riepilogativo sul polline e le sue attività in campo umano:
http://www.ibra.org.uk/articles/what-is-the-future-of-bee-pollen
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