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Francia: gli insetticidi neonicotinoidi negli ortaggi!

9 giugno 2013 inglese 18x12 spagnola 18x12

vignetta cibo contaminatoL’ONG Générations Futures ha realizzato, in collaborazione con PAN Europe, un’analisi che accerta la presenza negli alimenti di residui di insetticidi neonicotinoidi killer d’api e, dati i risultati allarmanti, sollecita il governo francese e l’Unione Europea alla loro sospensione.

Nonostante l’Unione Europea abbia limitato l’uso di tre neonicotinoidi (clothiadinin, imidacloprid e thiamethoxam) per un periodo di due anni, i problemi derivanti dalle molecole appartenenti a questa classe sono ancora lontani dall’esser risolti.

Scarica il report completo in francese.


L’indagine dimostra un ampio se non ubiquitario impiego dei neonicotinoidi, ben oltre i 4 usi che sono stati sospesi per solo tre delle molecole sistemiche.

Preoccupano sia il grado di rischio per la salute umana così come i danni all’ambiente.

Tra febbraio e maggio 2013, sono stati ricercati i 5 principali neonicotinoidi in un campione di 109 campioni di ortaggi.

I risultati sono assai preoccupanti: il cibo analizzato contiene, con frequenza elevata e a vari gradi, residui di neonicotinoidi.

– il 45% degli zucchini analizzati contiene residui di molecole neonicotinoidi (9/20: 9 residui di imidacloprid)

– il 25% dei pomodori analizzati contiene residui di neonicotinoidi (5/20: 3 acetamiprid, 2 thiacloprid, 1 acetamiprid + thiacloprid)

– l’80% del tè analizzato contiene residui di neonicotinoidi (8/10: 5 acetamiprid + imidacloprid, 3 acetamiprid) 4 superano i limiti di legge  (3 acetamiprid, 1 imidacloprid)

– il 12.24% delle fragole analizzate contiene residui di neonicotinoidi (6/49: 4 thiacloprid, 1 thiametoxam, 1 acetamiprid)

– il 16.66% degli spinaci analizzati contiene residui di neonicotinoidi (1/6: 1 imidacloprid)

I ricercatori hanno provato a relazionare i livelli residuali rilevati nei campioni analizzati con i conseguenti effetti d’esposizione delle api.

L’esposizione alla contaminazione ad esempio presente negli zucchini, contenenti 25 mg di imidacloprid / kg, comporterebbe effetti gravi alle api.

“Questi risultati mostrano come, nonostante il primo passo intrapreso dalla Commissione Europea con la sospensione su parte delle colture, i neonicotinoidi continueranno a essere presenti in grandi quantità nell’ambiente…continueranno quindi a contaminare gli impollinatori ma anche noi umani, attraverso l’aria, il cibo, l’acqua.

Aspetto questo che preoccupa particolarmente giacché studi recenti dimostrano che queste molecole possono compromettere lo sviluppo cerebrale e hanno un potenziale genotossico” – ha dichiarato François Veillerette, portavoce di Générations Futures e leader di Pesticides Action Network Europe.

“Questi risultati ci dicono che ogni giorno ingeriamo residui di neonicotinoidi. Di fronte a questa doppia minaccia, non ci resta che richiedere che venga proibito l’uso di tutte le molecole della classe dei neonicotinoidi” –  ha concluso.

Scarica il report completo in francese.{jcomments on}

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