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Api / Agricoltura / Ambiente

Le proposte dell’Unaapi al governo per la tutela delle api

10 settembre 2013

Immagine postinoUnaapi denuncia i numerosi e gravi episodi di avvelenamenti di api, conseguenti alla mancata assunzione di misure preventive e di controllo nell’uso e abuso di pesticidi e propone ai Ministri della Salute, delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare alcune prime, urgenti iniziative da considerare e assumere per la difesa di api e insetti impollinatori..

Scarica la lettera inviata ai Ministri!

Nel corso dell’ultima stagione apistica nel nostro paese si sono nuovamente verificati, in vari contesti colturali e territoriali, gravi fenomeni di apicidio, accertati dalla rete di monitoraggio Beenet:

• in Basilicata conseguentemente a trattamenti primaverili di fruttiferi in fioritura.
• In Emilia Romagna, con gran probabilità a seguito di approvvigionamento da parte delle api, in situazione siccitosa, d’acqua per fertirrigazione contenente insetticidi impiegati sulla coltura di pomodoro.
• Nelle Marche, e altre regioni vocate sulla fioritura del girasole, per utilizzo d'”innovative” sementi modificate geneticamente per la resistenza a un diserbante, per le quali non è stata effettuata la valutazione del rischio per gli impollinatori.
• In Sicilia per trattamenti di colture intensive di limone e arancio in presenza di forte essudazione di melata.

Unaapi chiede ai Ministri di prendere con urgenza provvedimenti adeguati:
• un maggiore controllo e, quando necessario, repressione adeguata ed esemplare di comportamenti criminali per uso improprio di pesticidi;
• divieto, quantomeno in periodi siccitosi, della fertirrigazione delle colture con miscele contenenti pesticidi che espongano a rischio gli impollinatori;
• sospensione immediata della commercializzazione in Italia di sementi di colza e girasole modificate per la resistenza a diserbante. Quantomeno fino a quando non sia stata completata un’adeguata valutazione dei rischi legati alla contaminazione botanica;
• divieto tassativo d’irrorazione con principi attivi tossici per gli impollinatori in presenza di essudazione di melata nella coltura e/o nella flora botanica circostante;
• il rifinanziamento dell’attività di monitoraggio della rete Beenet, per garantire il monitoraggio dell’evolversi dei fenomeni in campo.
• il miglioramento della determinazione del rischio da molecole e preparati fitosanitari con l’implementazione dell’insieme dei test previsti dalle linee guida elaborate dall’EFSA per api e impollinatori.{jcomments on}

 
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