Andrea Raffinetti per Unaapi ha prodotto un video su Media e Api. La grave situazione di declino delle api e dell’apicoltura continua a tenere banco su vari mezzi d’informazione europei. In Europa la crisi delle api falcidia a turno le nazioni, in particolare quelle occidentali “più ricche” ad agricoltura più “avanzata e moderna”, come Germania, Francia e Inghilterra, mentre dei 2,4 milioni d’alveari negli USA ne è sparito nel 2007 il 32%, nel 2008 il 36%, nel 2009 il 29% (dati del Ministero dell’Agricoltura USDA).
Approfondimenti su tale problematica sono stati recentemente dedicati da diversi e importanti mezzi d’informazione europei.
Il giornalista McCarthy ha pubblicato sul quotidiano inlese The Independent diversi articoli (1, 2, 3), con tra l’altro un’intervista scoop ai ricercatori staunitensi.
Un’ approfondita intervista è stata di recente proposta dalla radio belga RTBF.
In Francia il canale France5 ha proposto un approfondito reportage.
La guerra delle api, un reportage di Peter e Richard Chassagnieux Montrobert (Se non si vuole scaricare il video, per visualizzarlo è sufficiente cliccare sulla scritta posta sotto il video: “Afficher le vidéo tout de même”)
Da quindici anni a questa parte, le api stanno morendo e la produzione nazionale francese di miele è più che dimezzata. Ogni anno, un alveare su a tre scompare e con gli alveari altrettanti apicoltori. Tuttavia le api, grazie alla loro relazione con il polline e il nettare, contribuiscono fino al 80% della fecondazione delle varie specie vegetali . Le api impollinano 225.000 specie di piante da fiore e contribuiscono a generare 153.000.000.000 € di prodotti alimentari ogni anno. Sono gl’insetticidi utilizzati dagli agricoltori responsabili di questa carneficina? Tutti gli apicoltori francesi sono scesi sul piede di guerra contro la diffusione crescente di questi nuovi pesticidi, insetticidi sistemici apparsi e diffusi sempre più a partire dagli anni ’90. Con la concia dei semi per proteggere le piante dai parassiti con questi insetticidi si agisce direttamente sulla pianta. Sono stati prima sospesi il Gaucho, il Poncho e il Regent ciò su cui s’infuoca oggi la discussione è il Cruiser. Perché lo Stato ne ha rinnovato l’autorizzazione d’’uso? Perché i servizi veterinari, non operano attivamente per cercare di salvare le api senza le quali non potremo più mangiare frutta o verdura? Indagine su una guerra per la vita,nel cuore della campagna francese.
In Francia altra trasmissione di TV France 5:
Milioni di alveari stanno scomparendo in tutto il mondo. Dal 1990, e in particolare dal 2006, le api misteriosamente in declino. Lasciano i loro alveari e non ritornano. Un fenomeno di estinzione che, nei paesi più colpiti, ha comportato la perdita dal 70% al 80% degli alveari. Solo in Francia provoca la scomparsa di 300.000 colonie ogni anno. Cosa causa questa carneficina? Perché le api – anello essenziale della catena alimentare e la biodiversità – subiscono tali livelli di mortalità?
Per affrontare questi problemi, Inghilterra e Scozia – particolarmente colpite dalla mortalità di questi impollinatori – hanno deciso di lanciare un vasto programma di ricerca di tre anni. Lo studio (che riceve un finanziamento di 12 milioni di euro) esaminerà le varie possibilità individuate dalla comunità scientifica in questi ultimi anni :
- il ruolo del parassita Varroa destructor,
- gli impatti dei pesticidi,
- l’impatto dei cambiamenti ambientali e climatici.
Da ultimo, ma particolarmente sorprendente se oggi, queste api sono scarse in campagna, sembra che abbiano trovato rifugio nelle città dove abbiamo visto la fioritura di molti alveari… a Marsiglia, in cima all’Opéra di Parigi, a Lille ..
In Germania una trasmissione di 2DF:
Con un’intervista al dottor Thomas Radetzki di “Mellifica” che spiega come l’ape è indispensabile e che la sopravvivenza delle api anche per noi umani è fondamentale; e illustra i vari stress che le api che devono sopportare.
Servizio della radio tedesca DRadio
Con l’intervista di Manfred Hederer, presidente della Federazione degli Apicoltori Professionali, che denuncia come, l’inverno scorso, si siano perse circa 200.000 colonie di api in Germania. Circa uno su quattro alveari non è sopravissuto all’inverno con la conferma di una triste tendenza che dura da anni.
Tutto ciò è conseguenza dell’uso di una nuova generazione di insetticidi ma anche della conversione ad un’agricoltura sempre più intensiva basata sulle monocolture, mentre i prati vengono sempre più falciati prima della fioritura. Il tutto in un quadro di gravi carenze d’approvvigionamento alimentare per le api.
Certo anche l’acaro Varroa, è un problema, ma non così grave per un apicoltore professionista, serio e coscienzioso. Per Heribert Wefers, perito chimico presso il Bund, non c’è alcun dubbio: “la monocoltura, l’agricoltura intensiva e i prodotti fitosanitari con molecole neurotossiche sono la causa principale del declino delle api“. Gli effetti a lungo termine dei pesticidi non sono debitamente presi in considerazione prima di concedere l’autorizzazione d’uso. L’Associazione chiede diverse pratiche di omologazione per l’approvazione dei pesticidi.
In questa altra trasmissione della TV olandese Canvas, in lingua olandese con alcuni interventi in inglese e in francese, sul fenomeno nonsense della scomparsa delle api, si parla molto di radiazioni dei telefono cellulari e persino di UFO. Il fatto è che le api sono in una massiccia crisi mondiale, crisi che potrebbe comportare conseguenze di vasta portata, per l’approvvigionamento di cibo. L’inchiesta della trasmissione Panorama spazia dai mandorli in California ai campi di girasole in Germania a quelli di lavanda in Provenza.
Anche il quotidiano inglese Guardian ha dedicato un articolo preoccupato più che altro per il declino in GB e negli USA.
Il quotidiano francese Le Monde dedica un articolo alla nuova ricerca inglese.
Si moltiplicano intanto gli appelli per la messa fuori legge degli insetticidi sistemici:
1. Grande successo mondiale della Campagna per la sospensione d’uso dei neonicotinoidi lanciata da Avaaz.org
2. In Germania appello:
3. In Austria:
Mentre in Francia sono vari i segnali riportati dalla stampa di grave declino delle api, in particolare a seguito dell’utilizzazione del conciante neurotossico Cruiser:
In Italia, su “Il fatto alimentare”:
La moria delle api in America può essere l’occasione per riformare un sistema agricolo ?
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