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Sanità dell'alveare

Dal Parlamento l’impegno al Governo su Aethina tumida

23 dicembre 2014

Il Parlamento impegna il Governo: “ad attivare urgentemente le procedure necessarie ad indennizzare  gli apicoltori che hanno subito l’abbruciamento coatto delle arnie, ad individuare, di concerto con tutti gli  esperti del mondo apistico, in primis gli apicoltori professionisti e i loro rappresentanti, gli enti di ricerca e gli Istituti Zooprofilattici, misure alternative per il controllo del coleottero che non prevedano la distruzione degli apiari, oltre che alla messa a punto dell’anagrafe apistica che, attraverso la conoscenza della realtà produttiva, consenta di prevenire ed intervenire tempestivamente con idonei strumenti a fronteggiare eventuali  emergenze, come l’infestazione da Aethina tumida.

Di seguito il testo dell’ODG approvato il 22 sera dalla Camera dei Deputati, con parere favorevole del Governo, nell’ambito del provvedimento “Stabilità 2015″.

 

La Camera, 

 
Premesso che:
 
  • gli insetti impollinatori, in particolare le api, contribuiscono alla produzione di oltre 150 colture europee, per un valore commerciale che si aggira intorno ai 22 miliardi di euro all’anno ed un apporto decisivo per il mantenimento della biodiversità agroalimentare e lo sviluppo rurale; 
 
  • non ostante il patrimonio di mieli e l’infinità di millefiori ed altri prodotti apistici italiani di qualità, l’andamento produttivo nazionale del 2014, secondo le prime stime, registra un calo di oltre il 50% rispetto alla produzione nazionale media, con una forbice stimabile da 11.500 a 13.000 tonnellate, contro le 23.320 tonnellate del 2012, a causa di numerose avversità e dell’uso massiccio della chimica in agricoltura; 
 
  • sia le associazioni apistiche che il  sistema di monitoraggio Beenet (attivo dal 2011) denunciano una progressiva ed allarmante moria di api con spopolamenti d’interi apiari a causa di reiterati fenomeni di avvelenamento, soprattutto in concomitanza con l’epoca delle semine del mais e dei trattamenti sui fruttiferi;
 
  • tra le cause scatenanti di questa moria si evidenziano  l’utilizzo di fitofarmaci a base di molecole neonicotinoidi, attualmente banditi dall’Ue,  nonché  l’uso pervasivo ed irresponsabile di altre molecole neurotossiche che esplicano effetti nocivi non previsti e non valutati  sulle popolazioni di api; 
 
  • le api italiane sono minacciate inoltre  da virus, parassiti e predatori, molti dei quali importanti come la vespa velutina e il coleottero sudafricano Aethina tumida Murray, localizzato per ora in Calabria e in Sicilia,  le cui larve si nutrono di miele di cui ne alterano irreversibilmente le caratteristiche organolettiche;
 
  • non appena avuto conferma della presenza di Aethina tumida nella provincia di Reggio Calabria, anche alla luce degli ingenti danni da essa causati all’apicoltura negli Stati Uniti, Australia e Africa sub-sahariana,  il Ministero della salute  ha attivato le procedure necessarie a  fronteggiare l’emergenza, disponendo, come prevede la normativa europea, l’eradicazione degli apiari per evitare che i fenomeni diventino endemici;
 
  • gran parte delle associazioni apistiche e degli apicoltori evidenziano tuttavia come l’eradicazione degli apiari tramite abbruciatura non abbia sortito i risultati sperati, ma che anzi abbia favorito lo sfarfallamento nell’ambiente del coleottero allargando l’area dell’”infezione” oltre che scoraggiato gli apicoltori a denunciare la presenza del parassita per il timore di dover  distruggere le arnie;
 
  • ad oggi risultano distrutte, in ottemperanza dell’ordinanza regionale,  oltre 3.000 famiglie di api, con ingenti danni per gli apicoltori che, secondo quanto affermato dal Governo,  dovrebbero ricevere un indennizzo attraverso il Fondo di Solidarietà Nazionale. 
 
impegna il Governo:
 
 
ad attivare urgentemente le procedure necessarie ad indennizzare  gli apicoltori che hanno subito l’abbruciamento coatto delle arnie, ad individuare, di concerto con tutti gli  esperti del mondo apistico, in primis gli apicoltori professionisti e i loro rappresentanti, gli enti di ricerca e gli Istituti Zooprofilattici, misure alternative per il controllo del coleottero che non prevedano la distruzione degli apiari, oltre che alla messa a punto dell’anagrafe apistica che, attraverso la conoscenza della realtà produttiva, consenta di prevenire ed intervenire tempestivamente con idonei strumenti a fronteggiare eventuali  emergenze, come l’infestazione da Aethina tumida.
 
L’Onorevole Massimiliano Bernini del M5S ha emesso il seguente comunicato.
 
M5S – STABILITA’ 2015: ACCOLTO L’ODG A PRIMA FIRMA BERNINI PER LA TUTELA DELLE API E DEL SETTORE APISTICO
 
Il medesimo ODG respinto durante l’esame della proposta di legge sulla biodiversità perché non attinente, è stato accolto dal Governo nella “Stabilità 2015” votata ieri sera alla Camera. Benché si rimanga perplessi sulla logica che muove le “intelligenze” di questo esecutivo, riteniamo che l’accoglimento rappresenti un ulteriore passo in avanti per la difesa e per il riconoscimento del ruolo strategico, nell’agricoltura italiana, delle api e dell’apicoltura!
 
In modo particolare siamo preoccupati delle recenti misure applicate in Calabria e in Sicilia per arginare l’infestazione del coleottero Aethina tumida Murray, importato accidentalmente dal Sudafrica, le cui larve devastano le produzioni di miele. Le misure, a nostro modo di vedere “draconiane”, prevedono la distruzione per abbruciamento di tutte le arnie infestate, oltre al blocco della commercializzazione dei prodotti apistici dalle due regioni al resto dell’Unione Europea (decisione di esecuzione della Commissione del 12 dicembre 2014). 
 
Insomma, agli apicoltori Siciliani e Calabresi, oltre al danno anche la beffa di vedersi distrutto l’intero apiario, fonte primaria del reddito dell’azienda apistica.
 
Su questa linea anche il TAR Calabrese che, con l’ordinanza del 19 dicembre scorso, impegna il Ministero della Salute e le direzioni competenti a comunicare entro 45 giorni le motivazioni delle misure adottate finora per il contenimento dell’Aethina tumida.
 
Col nostro ODG impegniamo il Governo ad attivare urgentemente tutte le procedure necessarie ad indennizzare gli apicoltori che hanno subito l’abbruciamento delle arnie e ad individuare misure alternative per il controllo del coleottero, di concerto con tutti gli esperti del mondo apistico, tra i quali gli apicoltori professionisti e i loro rappresentanti, gli enti di ricerca e gli Istituti Zooprofilattici. Un altro impegno che rivolgiamo all’esecutivo è quello di istituire finalmente l’anagrafe apistica nazionale necessaria anche alla prevenzione delle future avversità che potrebbero colpire le nostre api. 
 
Ci auspichiamo che il Governo passi celermente dalle parole ai fatti. Il M5S continuerà la sua azione di confronto con tutti gli apicoltori italiani per proporre azioni legislative volte alla tutela di questo settore strategico oltre che alla protezione delle api e degli altri impollinatori.
 
Portavoce Massimiliano Bernini{jcomments on}

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