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Sanità dell'alveare

Vice Ministro Olivero: indispensabile lanciare un piano di tutela dell’apicoltura a lungo termine,

4 dicembre 2014

Foto Olivero

Il Vice Ministro per le Poltiche agricole, alimentari forestali, Andrea Olivero, ha oggi risposto alle recenti interrogazioni presentate dai parlamentari del Movimento 5 Stelle (primo firmatario Paolo Parentela) e del gruppo Sinistra Ecologia e Libertà (primo firmatario Adriano Zaccagnini), sulle misure per fronteggiare la diffusione del parassita delle api Aethina tumida.

In riferimento al recente incontro presso il Ministero della Salute il Vice Ministro ha dichiarato: “Nel corso della riunione sono stati esaminati i dati più recenti sulla diffusione dell’Aethina tumida e si è prospettata la necessità di studiare eventuali linee di intervento non più volte alla eradicazione, bensì solo al contenimento. A tal riguardo il Ministero della salute si è dichiarato disponibile ad esaminare le condizioni normative europee per un adattamento della strategia, ferme restando le garanzie sul controllo della movimentazione da assicurare all’Unione europea.

 

 

Inoltre in merito al problema degli indennizzi per gli apicoltori, a conferma anche di quanto esposto in questo  articolo, Olivero ha dichiarato:

Siamo consapevoli, come Governo, che le misure di eradicazione, con la distruzione totale degli alveari, hanno comportato danni rilevanti agli operatori economici. Pertanto, per la corresponsione degli indennizzi, ai sensi della legge n. 218 del 1988, agli apicoltori che hanno avuto gli apiari distrutti in conseguenza dell’infestazione, è stato predisposto il pertinente provvedimento del Ministero della salute, attualmente in fase di registrazione della Corte dei conti.

Se tale decreto in qualche misura risarcisce la distruzione, vanno comunque calcolati i danni da mancato reddito, nonché i possibili effetti derivanti dalla mancata impollinazione.

Su questo fronte, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali è impegnato per definire l’attivabilità del Fondo di solidarietà nazionale di cui al decreto legislativo n. 102 del 2004. Come è noto, al riguardo, i danni da mancato reddito e l’abbattimento forzoso degli alveari a seguito di attacco delle infestazioni parassitarie segnalate sono assicurabili con polizze agevolate e pertanto gli apicoltori potrebbero sottoscrivere polizze assicurative.

Pertanto, per poter attivare un regime di aiuto a favore degli apicoltori danneggiati da infestazioni di Aethina tumida e vespa velutina è necessaria una nuova base giuridica, possibilmente con adeguate dotazioni finanziarie (tenuto conto della scarsità di risorse a disposizione per gli interventi compensativi del Fondo) che dovrà preventivamente essere notificata alla Commissione come aiuto di Stato.

Infine qualora fosse ritenuto idoneo, le Regioni potrebbero attivare, nell’ambito dei propri piani di sviluppo rurale, la misura per il ripristino del potenziale produttivo danneggiato, ovvero misure nell’ambito del regime del de minimis.

La risposta contiene inoltre una impegnativa dichiarazione programmatica per il lancio di un programma a più lungo termine per la tutela dell’apicoltura anche mediante il rafforzamento degli strumenti già in atto in base alla legge 313/2004.

 Trovate qui il testo completo della risposta. 

 

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