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10 novembre 2008 – le ultime dal Mipaaf

11 novembre 2008

Concianti neurotossici tossici per le api: il Mipaaf convoca agricoltori e apicoltori

Il 10 di novembre al Ministero di Via XX Settembre è stato convocato un incontro urgente, la riunione è stata presieduta dal Capo di Gabinetto dottor Ambrosio del Mipaaf e con la presenza fra gli altri anche del dottor Consolino della Salute.

Questi gli elementi che sono stati proposti ai partecipanti:

 

  1. le tre ditte, Bayer, Syngenta e BASF, produttrici dei concianti in questione, prima della scadenza dei termini, hanno impugnato il decreto di sospensione del 17 settembre 2008.
  2. Sono pervenute al Mipaaf diverse prese di posizione affinché fossero riformulate le decisioni assunte con tale decreto.
  3. La regione Emilia Romagna e le associazioni di produzione della barbabietola da zucchero e della patata hanno sollecitato la revisione del divieto della concia per tali colture.
  4. L’ENAMA, Ente Nazionale per la Meccanizzazione Agricola , valuta siano diverse dozzine le tipologie di seminatrice in uso nel nostro paese e stima che siano in uso in Italia 28.000 macchine seminatrici.
  5. Il dottor Santoro dell’Istituto Sperimentale per la Meccanizzazione Agricola ha riferito di una sperimentazione, svolta con prototipi artigianali – non in produzione e commercio, su due tipologie di seminatrice che hanno dimostrato una possibile e assai limitata riduzione dell’emissione di polveri tossiche in un caso del 30% e nell’altro del 70%.
  6. Il Mipaaf prende atto della mancanza di elementi nuovi tali da poter proporre una revisione della sospensione del divieto d’uso dei concianti in questione per il mais e richiede ai presenti la formulazione di una posizione scritta, urgente in merito come anche in relazione alla sospensione d’uso della concia per barbabietola e patata.
  7. E’ intenzione del Mipaaf utilizzare parte, uno dei due milioni a disposizione del Ministro dell’Agricoltura, delle risorse da investire per il sostegno dell’apicoltura al fine di attivare un monitoraggio sulle cause di moria delle api.

Coldiretti, Cia e Fadagri si sono espressi per il mantenimento della decisione assunta in nome del principio di precauzione di divieto di concia su mais e hanno invece sottolineato incomprensione per la decisione assunta per patata e barbabietola.
Confagricoltura ha ribadito la perplessità se non contrarietà anche rispetto al divieto di concia del mais ma ha convenuto che le prove effettuate dal CRA non sono tali da rimettere in discussione la decisione assunta.
Per gli apicoltori erano presenti Fai, Conapi e U.N.A.API.

Lettera inviata da Unaapi al Mipaaf

L’U.N.A.API. ha in primo luogo osservato che:

  1. Mipaaf e Salute continuano a tenere riservati tutti gli elementi di conoscenza acquisiti dagli uffici dei due Ministeri rispetto alla dispersione in fase di semina del mais e al relativo effetto tossico per le api, verificati e documentati dal 2002 al 2008.
  2. Mipaaf e Salute perseverano nella mancata acquisizione e valutazione della documentazione francese per cui i preparati Gaucho e Regent su mais e girasole sono stati sospesi per i loro possibili e vari effetti cronici sulle api.
  3. Non è stata fornita spiegazione di sorta in particolare per la sospensione dei concianti neurotossici su patata e barbabietola.
  4. La riduzione della dispersione nella semina non corrisponde necessariamente con l’effettiva attenuazione del rischio a cui sono esposte le api e non può essere l’unico criterio per determinare l’accettabilità d’uso delle molecole tossiche. Se infatti il campo dimostra che pochi grammi a ettaro dispersi in fase di semina sono in grado di creare tali disastri o si è in grado di attuare e implementare l’annullamento della dispersione o va determinata, scientificamente, la soglia di relativa accettabilità della dispersione tossica in questione.
  5. Sono diffuse ad arte, e sovente riportate acriticamente, informazioni false e infondate come ad esempio quelle su cambiamenti d’indirizzo in paesi esteri; mentre proprio in Francia il Poncho nel 2008 non ha avuto l’autorizzazione e il Cruiser l’ha avuta, in prova e condizionata, per un anno. Nessuno, intanto, pone sufficientemente in risalto l’indennizzo che Bayer ha pagato agli apicoltori tedeschi per il danno subito, pari a ben 2,2 milioni di Euro.

Pur consapevoli che la concia con neurotossici è l’opposto della lotta integrata va preso atto che per patata e barbabietola, la cui concia è confettata senza dispersione di sorta alla semina, non sono stati evidenziati effetti tossici per le api nei cantieri di semina. Pertanto l’eventuale revisione del parere espresso dall’apposita Commissione confermerebbe solo la scarsa affidabilità scientifica di tale organismo nell’emissione del precedente avviso.

L’U.N.A.API. pertanto propone che:

  1. sia reso pubblico, finalmente, l’insieme della documentazione acquisita dai Ministeri ed in particolare il report del CRA-API, promesso per il giugno 2008, e che sia finalmente redatto e reso pubblico un rapporto finale con le motivazioni della sospensione dei concianti su mais.
  2. Sia costituita una apposita commissione tecnico scientifica con l’apporto delle varie competenze ministeriali,regionali, degli enti di ricerca, delle organizzazioni nazionali degli agricoltori e degli apicoltori che sia il riferimento nazionale di progettazione, gestione e controllo delle attività delle indispensabili attività di monitoraggio e ricerca.
  3. Siano invitati i privati, interessati all’eventuale revisione per la campagna 2010 della decisione di sospensione dei concianti neurotossici per mais, all’investimento di adeguate risorse economiche per l’effettuazione di ricerche indipendenti sotto controllo pubblico tese ad accertare se è possibile effettivamente attenuare e accettare i rischi per l’ape, sia alla semina e sia cronici, connessi al loro utilizzo.
  4. Siano diversamente valutati (acquisendo, finalmente, la cospicua documentazione francese) i possibili effetti cronici per le api delle molecole sistemiche che permangono nella pianta e nei suoi derivati per tutte le colture d’interesse apistico, barbabietola da seme inclusa.
  5. Siano diversamente accertati i possibili effetti puntuali dell’uso di molecole di tale tossicità su api e insetti utili, specie rispetto al loro uso su orticole rifiorenti quali fragole e cucurbitacee e all’uso in fertirrigazione e alla conseguente e non valutata tossicità dell’acqua contaminata se oggetto di abbeverata da parte delle api.
  6. L’utilizzo delle risorse destinate a operazioni coordinate di monitoraggio nazionale sullo stato di salute e di crisi degli allevamenti apistici nazionali veda una effettiva partecipazione e coinvolgimento attivo degli apicoltori, degli agricoltori e delle loro rispettive espressioni associative nazionali.
  7. Si provveda alla stesura del piano apistico nazionale ai sensi della legge 313/04 con misure che fronteggino lo stato di gravissima crisi degli allevamenti apistici in Italia con la predisposizione di adeguate misure di sostegno, assistenza tecnica e indicazione agli apicoltori.

Francesco Panella

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