Ricerca. L’azione sinergica di varroa e DWV sul sistema immunitario dell’ape porta le colonie al collasso

Il gruppo di ricerca ha combinato tecniche bio-molecolari, osservazioni longitudinali di campo ed esperimenti in laboratorio. Il risultato è la definizione di un sistema dinamico in cui la varroa è in grado di rompere l’equilibrio tra l’ape ed il virus delle ali deformi (DWV), un virus normalmente asintomatico in assenza di varroa. Era già noto che DWV sfrutta Varroa destructor per replicarsi. Dai risultati della ricerca emerge però anche che DWV modula la risposta immunitaria dell’ape inibendo le molecole segnale della famiglia NF-κB, componenti centrali dell’immunità antivirale degli insetti. Inoltre i ricercatori sono riusciti a dimostrare che riducendo la disponibilità di NF-κB la replicazione del virus aumenta. Ciò suggerisce che i fattori di stress che causano risposte mediate da NF-κB possano favorire la replicazione virale.
Essendo noto da studi precedenti che le ferite, come quelle inferte dalla varroa per suggere l’emolinfa, attivano risposte che impegnano il sistema NF-κB, gli autori ipotizzano che lo stessi parassitismo promuova un’intensa replicazione virale, ulteriormente aggravata dall’iniezione di nuove particelle virali. D’altro canto è verosimile che la varroa tragga vantaggio dalla soppressione operata da DWV di un meccanismo immunitario diretto contro di essa e che quindi il rapporto tra Varroa destructor e DWV sia una simbiosi mutualistica.
I ricercatori hanno proposto un modello dinamico delle interazioni virus/sistema immunitario. Nel modello il numero di copie virali dipende dalla risposta immunitaria e quest’ultima a sua volta è modulata dall’abbondanza del virus e da altri fattori di stress come la varroa. Dall’analisi del modello risulta che superata la soglia di saturazione di NF-κB si rompe l’equilibrio tra copie virali e risposta immunitaria innescando una crescita virale incontrollata ed esplosiva.
I geni del sistema NF-κB non solo rivestono un ruolo centrale nell’immunità, ma sono anche implicati in altri processi metabolici. Pertanto vari fattori di stress potrebbero entrare in competizione per l’uso dei pool cellulari di NF-κB, già ridotti dall’associazione varroa-DWV, promuovendo un’intensa replicazione virale in api con infezione silente e causando il collasso delle colonie. Infatti precedenti ricerche hanno dimostrato che anche l’esposizione al freddo può indurre la replicazione di DWV.
Secondo gli autori quindi la varietà di agenti causali che sono stati messi in relazione con le perdite di colonie potrebbe essere spiegata dalla molteplicità di fattori che possono interferire con il sistema NF-κB.
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