Asportazione totale della covata
Razionale
L’asportazione totale della covata consente di produrre nuovi nuclei e di creare, in tempi diversi, le condizioni per trattamenti in assenza di covata, che possono quindi essere eseguiti anche con acido ossalico (ammesso in apicoltura biologica).
Questo intervento radicale sul ciclo biologico naturale della colonia induce cambi comportamentali nelle due unità che ne derivano:
- Il “ceppo” sembra esprimere una forza vitale analoga a quella dello sciame naturale: se non si depaupera eccessivamente di api nei quindici giorni successivi all’asportazione può anche produrre una certa quantità di miele
- Il “nucleo” si comporta come una famiglia sciamata che dopo la fecondazione della vergine ricrea le condizioni per la sopravvivenza duratura
Tecnica
- giorno G: si asportano dal ceppo tutti i favi che contengono covata,separando le api. La quantità di api che si lascia nel ceppo è variabile e determina l’equilibrio o possibili squilibri delle due entità che si vanno a creare. Si va dalla scrollatura totale di tutte le api nel ceppo e formazione (in piena estate) di nuclei di covata “nuda” in contenitori di polistirolo (a rischio di stress termici che comportano minor aspettativa di vita per le api emergenti, parte della covata aperta muore); fino alla formazione di nuclei con tutte le api che coprono i favi di covata. Si consiglia di trasportare i nuclei così prodotti in altro apiario: lasciando i nuclei nell’apiario originario i ceppi e i nuclei risultano estremamente disomogenei e la presenza di famiglie trattate in tempi diversi può provocare reinfestazione con riduzione dell’efficacia dei trattamenti.
- G+1 o G+2 o G+3: nel ceppo: si tratta con ApiBioxal, in caso di forte infestazione eseguire due volte il trattamento a distanza di 1-3 giorni. Il trattamento non può avvenire il giorno G stasso perché è necessario attendere che si ristabiliscano i normali equilibri e attività dell’alveare per una efficace distribuzione del farmaco.
- G+7: nei nuclei: si concede ai nuclei una cella reale pronta alla schiusa. E’ anche possibile fare allevare dai nuclei le celle, ma devono avere sufficienti api giovani ed espone a maggiore disomogeneità di tempi e risultati. Si effettua quindi sui nuclei una somministrazione di un prodotto acaricida, a scelta secondo l’indirizzo dell’apicoltore, tra: Apistan, Apivar, ApiBioxal.
- G+21: nei nuclei: si controlla la fecondazione delle api regine, si riuniscono nuclei con regina non andata a buon fine, si effettua la seconda somministrazione di ApiBioxal se si è optato per il trattamento con acido ossalico.
Periodo
Primavera e estate
Condizioni
Elementi critici sono la disponibilità di alimento e di favi costruiti nei primi 10 giorni dalla formazione del ceppo, durante i quali deve essere rapidamente deposta la covata che rappresenta il futuro della famiglia e sostituirà le api adulte del G0 che sono destinate a calare di numero.
- ideale operare con un flusso nettarifero (es. termine del castagno): le famiglie si riorganizzano rapidamente scorte e covata
- in carenza di flussi nettariferi è necessario nutrire i ceppi rapidamente dopo l’asportazione e con una somministrazione lenta i nuclei
- meglio disporre di favi già costruiti, allo scopo è possibile farli costruire inserendo fogli cerei nei nidi alcuni giorni prima dell’asportazione
- la presenza dei melari sui ceppi non facilita la riorganizzazione del nido, in particolare nel caso non si disponga di favi costruiti è indispensabile rimuovere i melari
Efficacia
Si tratta di una tecnica che permette un trattamento molto efficace, che spesso permette di salvare il ceppo se non è ancora avvenuto uno spopolamento importante. In caso di alti livelli di infestazione però è opportuno valutare se distruggere la covata invece di tentare di produrre nuovi nuclei.
Se effettuato molto precocemente è possibile che il successivo sviluppo della varroa arrivi a superare la soglia di danno nel periodo di formazione della popolazione invernale della famiglia.
Utilizzo
Il metodo per permette di effettuare un valido trattamento estivo o di intervenire rapidamente in emergenza anche in primavera, in questo caso sacrificando il raccolto successivo. Permette inoltre di produrre nuclei per la rimonta o per la vendita.
Richiede però molta manodopera, più postazioni e ottima organizzazione per la movimentazione di grandi quantità di materiali.
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