Il gruppo di lavoro dell’Istituto di Sanità delle Api dell’Università di Berna ha pubblicato su Scientific Reports un lavoro in cui si dimostra per la prima volta che regine allevate in famiglie esposte a concentrazioni realistiche di campo di insetticidi neonicotinoidi riportano danni anatomici e funzionali all’apparato riproduttivo che esitano in una riduzione del successo nella produzione di regine.
Lo studio è partito dall’ipotesi che l’esposizione ai livelli di neonicotinoidi che si riscontrano in campo riduca significativamente la percentuale di regine che giungono correttamente a maturazione, a causa cambiamenti nel comportamento, nell’anatomia riproduttiva e nella fisiologia. Per testare l’ipotesi, gli autori hanno esposto le api regine in sviluppo a concentrazioni realistiche di thiamethoxam (4ppb in sostituto del polline somministrato al nucleo di allevamento) e clothianidin (1ppb), due degli insetticidi neonicotinoidi ampiamente utilizzati benché sottoposti in via precauzionale ad una parziale restrizione d’uso nell’UE. Dalla nascita alla maturazione sessuale sono state compiute osservazioni sul comportamento di volo e la produzione successiva di covata femminile. Le api sopravvissute sono state infine sacrificate per esaminare l’apparato riproduttivo.
I risultati confermano che l’esposizione ai neonicotinoidi riduce significativamente (-25% rispetto alla tesi non trattata) la percentuale di regine vive dopo quattro settimane ed ancora più ridotta (-38%) è la proporzione di api regine che arrivano a maturazione iniziando la deposizione di covata femminile. Tale insuccesso non è però da imputare a delle alterazioni comportamentali, in quanto il comportamento di volo non risulta differente tra le regine del gruppo trattato e del gruppo non trattato. Al contrario l’esame degli apparati riproduttivi ha permesso di rilevare delle differenze significative nella quantità di spermatozoi vitali alloggiati nelle spermateche e nella dimensione degli ovari.
Gli autori concludono che gli attuali requisiti per l’autorizzazione dei pesticidi non valutano adeguatamente gli effetti sulla riproduzione, un aspetto determinante per l’importanza delle api regine per la sopravvivenza delle famiglie.
Si tratta di un nuovo aspetto della tossicità degli insetticidi neonicotinoidi che si aggiunge ad un corpus di evidenze contro l’utilizzo di insetticidi con un impatto profondo sulle api e sugli ecosistemi.
Potrebbero interessarti
Governance mondiale: la lobby della Monsanto
01 luglio 2013 La rivista internazionale pubblica, nella sua serie di atlanti sulla nuova governance mondiale, una mappa sulla lobby…
Rapporto ISPRA 2013 – Agricoltura = contaminazione di acque e vita?
10 aprile 2013 Drammatiche le conclusioni del Rapporto ISPRA sui pesticidi nelle acque, Edizione 2013 Se e quando nelle varie…
Unaapi aderisce A coalizione “LIBERI DA OGM”
17 settembre 2007 L’Unione degli Apicoltori aderisce alla Coalizione Liberi da OGM e invita a partecipare alla consultazione nazionale sugli…
Api e agricoltura intensiva su Terra!
21 aprile 2014 Lo scorso 7 aprile, su “Terra!”, il programma di approfondimento di Rete 4, a cura di Toni Capuozzo…
Nuova strage di api
24 maggio 2009 Sterminati dagli insetticidi migliaia e migliaia di alveari nelle zone agrumicole, in particolare dell’alta Calabria (piana di…
Appello degli apicoltori italiani agli eurodeputati
20 ottobre 2007 Iniziativa unitaria dell’apicoltura italiana con l’Appello sottoscritto da Fai e U.N.A.API agli europarlamentari italiani. A fine mese…