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Api / Agricoltura / Ambiente

Imidacloprid e api melipone

17 giugno 2012

foto di meliponina quadrifasciata su fiore gialloNuovo studio su: insetticidi sistemici e insetti impollinatori.

Gli effetti, puntuali e cronici, su questi insetti impollinatori tropicali si dimostrano addirittura più gravi che sulle api allevate.

 

La diminuzione d’insetti impollinatori è una preoccupazione mondiale.

Il crescente utilizzo di pesticidi in agricoltura è individuato quale possibile causa del fenomeno.

Le indagini scientifiche si sono concentrate, fino a oggi, principalmente sulle api allevate.

Le api senza pungiglione (Hymenoptera: Apidae: Meliponinae) sono impollinatori fondamentali nelle aree neotropicali. Sono minacciate di estinzione a causa della deforestazione.

Si sono valutati gli effetti della ingestione di imidacloprid nelle larve delle api senza pungiglione.

Dosi crescenti di imidacloprid sono stati somministrate alle larve di api Melipona quadri fasciata anthidioides. I Tassi di sopravvivenza superiori al 50% sono stati osservati solo a dosi infime di insetticida; inferiori a 0,0056 mg di principio attivo (a.i.) / ape.

Non sono stati osservati effetti subletali sulla massa corporea o nel tempo di sviluppo, al contrario si è accertata l’influenza del pesticida sulle capacità cognitive e comportamentali degli individui contaminati.

Le api senza pungiglione sono quindi particolarmente sensibili all’imidacloprid, che causa sia elevata mortalità e sia gravi effetti subletali. Questi risultati dimostrano gli effetti letali di imidacloprid sulle api senza pungiglione e accertano  gravi effetti subletali che possono compromettere la sopravvivenza della colonie.{jcomments on}

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