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Api / Agricoltura / Ambiente

Linee guida dell’EFSA: il Coordinamento Apistico Europeo scrive al Commissario Ue Borg

Aggiornato 18 ottobre – 8 settembre 2013 inglese 18x12 spagnola 18x12

Logo Coordinamento Apistico Europeo

La risposta del Commissario Borg: “vi assicuro che la Commissione continuerà a sostenere azioni in questo campo”.

Il Coordinamento Apistico Europeo (EBC), Friends of the Earth Europe, l’Associazione Europea di Apicoltori Professionisti e Pesticide Action Network Europe hanno inviato una forte presa di posizione al Commissario Borg, responsabile per le politiche europee sulla salute e sui consumatori, chiedendo che vengano fissati obiettivi specifici per la protezione delle api negli strumenti di valutazione dei rischi dei pesticidi e in particolare nelle Linee Guida dell’EFSA sulla valutazione dei rischi dei prodotti fitosanitari per le api.

Per la zootecnia non è in Europa accettabile alcun effetto da pesticidi sugli animali allevati.

Nel caso delle api si vorrebbe invece far accettare e legalizzare un danno possibile del 7%. 

Le linee guida, pubblicate lo scorso luglio 2013, propongono a produttori di pesticidi e valutatori dei rischi innovative e importanti indicazioni metodologiche su come effettuare i test e le valutazioni dei rischi dei pesticidi prima della loro autorizzazione e commercializzazione sul mercato.

La comune presa di posizione associativa, riconosce aspetti positivi e importanti del documento, ma segnala al Commissario diverse inaccettabili incoerenze nel suo contenuto:

Le linee guida considerano accettabile una riduzione della colonia del 7% causata dall’esposizione a un pesticida. Quale allevatore potrebbe potrebbe accettare che le sue mucche perdano il 7% del suo peso corporeo dopo l’esposizione a una sostanza chimica? Come per gli altri allevamenti non deve essere consentita nessuna percentuale di riduzione delle dimensioni della colonia a causa dei pesticidi.

• Inoltre la soglia di perdite del 7% proposta dall’EFSA riguarda un singolo pesticida, ma la realtà è che le api sono esposte a numerosi prodotti chimici in modo contemporaneo e consecutivo. Bisogna quindi considerare dei fattori di sicurezza per le potenziali esposizioni multiple e sinergiche.

• Le linee guida prevedono, in situazioni estreme, quali le siepi attorno ai campi trattati,  che il 90% delle colonie può risultare esposto a un livello considerato sicuro (nessun effetto dannoso), mentre il restante 10% può risultare esposto a un livello superiore, che può arrecare danni alle colonie. Considerando che il valore delle api non è stimabile, nessuna ape deve invece essere esposta a rischi inaccettabili da pesticidi nelle zone regolamentate. Per le attuali pratiche agronomiche, raggiungere una percentuale del 100% è difficile; tuttavia, una percentuale del 97,5% può essere considerata accettabile.

Le linee guida dovrebbero considerare anche l’impatto sulla produzione di miele come un indicatore di tossicità. La produzione di miele è, infatti, una prova dello stato di salute di una colonia.

Il test di volo di homing deve essere obbligatorio. Questo test è fondamentale per valutare la tossicità subletale per le api; inoltre sono già testati protocolli che permettono di effettuarlo in modo semplice.

 

La lettera si conclude ringraziando l’EFSA per gli sforzi in cui è impegnata per la creazione di un staff  scientifico apistico esente da conflitto di interessi, con la richiesta di includere altri scienziati esperti apistici di accertata indipendenza .{jcomments on}

Scarica le Linee Guida dell’EFSA (EN)

 

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