Monitoraggio della caduta naturale della varroa
Si tratta di un ottimo metodo per valutare l’infestazione delle famiglie. L’aspetto negativo è la necessità di tornare più volte in apiario e di essere applicabile solo sulle arnie con apposito fondo antivarroa.
Secondo Branco et al. (2006) il metodo è molto valido con le seguenti limitazioni:
- fornisce buoni risultati solo nelle famiglie con covata
- i risultati non sono affidabili quando le famiglie stanno collassando per varroa
- il dato è indicativo dell’infestazione nel momento del test ma non predittivo dell’infestazione futura
La precisione aumenta con la durata del periodo di osservazione: ottimale una o anche due settimane di conteggio dei fondi, è bene comunque cumulare la caduta di almeno due o tre giorni.
Metodo
Sono necessari i cassetti antivarroa.
- posizionare un foglio impregnato di olio o meglio adesivo
- lasciare il foglio per almeno 3 giorni
- contare gli acari caduti e dividere il numero di acari per il numero di giorni durante i quali il fondo adesivo è stato nella famiglia per ottenere la caduta giornaliera.
Per conteggi su periodi più lunghi di tre giorni è bene sostituire i fondi al massimo ogni 2-3 giorni per evitare che le formiche rimuovano gli acari caduti falsando pesantemente i risultati (Dainat et al., 2011)
Il numero totale di varroe presente nell’alveare nel periodo estivo (in presenza di covata) è di 20-40 volte la caduta giornaliera (Martin, 1998).
Soglie
Le soglie di trattamento devono essere individuate per i vari momenti stagionali ed i diversi contesti climatici e produttivi: nei climi temperati i trattamenti estivi devono assolutamente precedere la nascita delle api invernali, laddove l’autunno consente un recupero delle famiglie i trattamenti possono essere più ritardati rispetto a dove la nascita delle api invernali avviene a fine estate.
A titolo puramente indicativo riportiamo che in Danimarca viene consigliato di trattare immediatamente con cadute oltre gli 8 acari/giorno, entro 2 mesi con 2 acari/giorno ed entro 3 mesi e comunque prima dell’inverno con 1 acaro/giorno (cit. in Goodwin e Van Eaton, 2001).
Riferimenti
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