Regole per l’autorizzazione di pesticidi: gli apicoltori europei chiedono a Ue e Stati membri di non ripetere gli errori del passato!
Il 2 e 3 ottobre, gli Stati Membri dell’UE si sono riuniti a Bruxelles per discutere le nuove proposte metodologiche avanzate dall’agenzia europea EFSA sui test da adottare per accertare le conseguenze sulle api, con il documento sulle “Linee Guida per la valutazione dei rischi dei pesticidi per le api”.
Negli stessi giorni, gli apicoltori, riuniti a Kiev al Congresso Internazionale di Apicoltura Apimondia, hanno espresso forte preoccupazione per il tentativo in atto di non fare alcun passo avanti nelle procedure autorizzative di molecole e preparati.
Affinché non si perseveri con le procedure che hanno contribuito al declino di api e impollinatori, il Coordinamento Apistico Europeo Bee Life (EBC) ha chiesto all’Europa e agli Stati Membri di adottare le Linee Guida così come sono state proposte dall’EFSA, senza apportare modifiche tese a ridurne l’efficacia.
Promemoria: Nel maggio 2012, l’EFSA ha pubblicato un parere scientifico riconoscendo che gli insetticidi neonicotinoidi, accusati di aver prodotto un aumento della mortalità delle api su larga scala, non erano stati adeguatamente valutati. In quest’occasione, l’EFSA segnalò diverse lacune, tra cui “gravi mancanze” nel sistema di valutazione. Infatti, questioni emergenti quali la tossicità cronica, gli effetti subletali, la tossicità larvale, le diverse fonti di esposizione, come polvere, acqua o risorse alimentari, non erano stati adeguatamente valutati e presi in considerazione (Scarica il report dell’EBC, pdf, EN). La Commissione europea ha chiesto quindi all’EFSA di sviluppare delle linee guida per meglio valutare l’impatto dei pesticidi sulle api. Così, nel luglio 2013, l’EFSA ha pubblicato le Linee Guida che sono state discusse dagli Stati membri, riuniti presso la sede del Comitato permanente per la catena alimentare e la salute degli animali, il 2 e il 3 ottobre 2013.
Perché è importante sostenere i metodi di valutazione proposti dall’EFSA? In primo luogo, le proposte dell’EFSA comporterebbero un miglioramento significativo, sono state infatti elaborate da un gruppo di esperti indipendenti, cosa non avvenuta per le linee guida attualmente in vigore (Scarica il report dell’EBC e di CEO). Le nuove linee guida rappresenterebbero inoltre un passo in avanti anche solo per la presa in considerazione della maggior parte delle fonti di esposizione attualmente conosciute e degli effetti cronici sulle api adulte e le larve.
Il Coordinamento Apistico Europeo ricorda inoltre che la valutazione deve soddisfare i requisiti normativi secondo i quali un pesticida può essere autorizzato solo se viene accertato che il suo uso “comporterà un’esposizione trascurabile per le api o non avrà effetti acuti o cronici inaccettabili per la sopravvivenza e lo sviluppo delle colonie, tenendo conto degli effetti sulle larve e sul comportamento delle api”.
La perdita e moria di colonie d’api in alcuni paesi Ue, è stata superiore al 30% negli ultimi anni. Questo si traduce in un drammatico calo della produzione europea di miele con conseguente aumento delle importazioni. In Francia, per esempio, dagli anni 90 a oggi, le importazioni sono aumentate da 6.000 a 25.000 tonnellate l’anno.
Il Coordinamento Apistico Europeo ha chiesto agli Stati membri di adottare le Linee Guida dell’EFSA, incorporando i miglioramenti proposti, e di non cedere alle pressioni dei monopoli agrochimici, che mirano a indebolirne l’efficacia. In gioco c’è la sopravvivenza delle api e degli altri impollinatori, è a rischio, di conseguenza, il futuro della produzione agricola e alimentare.
Gli apicoltori europei invitano gli Stati membri e la Commissione europea a trarre insegnamento dalle lezioni passate, per garantire che l’utilizzo di pesticidi non infici il benessere delle api e degli altri impollinatori.{jcomments on}
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