19 giugno 2015
IL RIORDINO DEL CRA E L’APICOLTURA ITALIANA
Nell’ambito della ristrutturazione dei centri di ricerca agricola del CRA è stata delineata una prospettiva assai negativa per l’apicoltura italiana con l’ipotesi di accorpamento del CRA-api all’Istituto di entomologia agraria, e conseguente spostamento dello stesso a Firenze. Tale prospettiva equivarrebbe nei fatti allo scioglimento dell’unità di ricerca apistica. Il cambio di sede di oltre 100 Km consente ai dipendenti, infatti, di richiedere il trasferimento in altra sede pubblica d’impiego, più prossima alla loro residenza. Diritto di cui è assai probabile si avvarrebbero i dipendenti del CRA-api.
Questa prospettiva ha preoccupato profondamente l’apicoltura italiana perché significherebbe perdere l’ultimo centro di ricerca apistica, dopo la chiusura in anni recenti dei centri di Firenze e di Roma.
Per questo Osservatorio Nazionale Miele, Unaapi, Conapi e Aapi si sono immediatamente attivati sia con il Mipaaf e sia con lo stesso Commissario Dott. Salvatore Parlato per evitare questa eventualità sottolineando le criticità vecchie e nuove che il settore vive e il bisogno di mantenere e rafforzare le capacità di ricerca. Possiamo ora, con soddisfazione, salutare e comunicare le rassicurazioni che il Commissario Parlato ha fornito in merito.
Desideriamo esprimere al Dott. Salvatore Parlato e al viceministro Andrea Olivero un vivo ringraziamento per la sensibilità mostrata e per l’impegno a perseguire comunque gli obiettivi di razionalizzazione e ottimizzazione, evitando comunque lo smantellamento della importante struttura. Ci dichiariamo fin d’ora disponibili a dare il nostro contributo concreto affinché l’attività del CRA-API sia ancor più rispondente alle esigenze di tutela e sviluppo del settore apistico.
Osservatorio Nazionale Miele – Unaapi – Conapi – Aapi
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