Normalmente viene usata la generica denominazione “melata d’abete”, sia che si tratti di abete bianco che di abete rosso. Ma esistono delle differenze rimarcabili tra i due tipi di melata. A volte, quando in un territorio sono presenti entrambi i tipi di abete, è possibile avere un miele che miscela le caratteristiche del bianco e del rosso.
melata d’abete bianco (Abies Alba, della famiglia delle pinacee)
L’abete bianco è diffuso sia sulle Alpi che sugli Appennini, forma estese foreste, spesso associato al faggio o ad altre conifere, nella fascia tra i 400 e i 1800 metri di altitudine, può crescere alto fino a 50 metri. Viene utilizzato nel rimboschimento o utilizzato per essenza da legno. La produzione di melata avviene per l’attacco di insetti dell’ordine dei rincoti, in genere da luglio a settembre.
caratteristiche organolettiche: Il miele di melata resta liquido a lungo, è molto vischioso e raramente cristallizza in modo completo, ha un colore da ambra scuro a quasi nero, talvolta con sfumature verdastre. All’odore e al gusto è di intensità media, e in bocca è poco dolce e persistente.
La melata di abete bianco è più intensa di quella di abete rosso.
Alcune parole o espressioni usate per descrivere l’odore: affumicato, acido isolvalerianico, cotto, latte condensato, bruciato, resina, bosco umido, balsamico, pino mugo, maltato,vegetale putrido, incenso, caramello
Alcune parole o espressioni usate per descrivere il gusto/aroma: legno bagnato bruciato, resina, cera, caldo, resina, cotto, leggermente bruciato, scorza candita, speck, sciroppo di germogli di pino mugo, maltato, affumicato, liquirizia, balsamico, caramellato
E’ un miele eminentemente da tavola, ma anche abbinabile a formaggi sia freschi che stagionati (grana!), e buono per accompagnare lunghe cotture
variazioni sul tema: in un miele di alta montagna può riconoscersi da una sfumatura scura al colore e dall’aroma tipico la presenza di melata d’abete.
melata d’abete rosso (Picea excelsa, della famiglia delle pinacee)
L’abete rosso ha una distribuzione quasi esclusivamente alpina, soprattutto nelle valli aride e catene interne tra 1000 e 1900 metri di altitudine. E’ utilizzato nei rimboschimenti, a scopo ornamentale (albero di Natale) o come essenza da legno o da resina (vernici). I violini Stradivari erano costruiti col legno di abete rosso. La produzione di melata avviene in seguito all’attacco di insetti (alcuni dei quali diversi da quelli che attaccano l’abete bianco), in genere da luglio a settembre.
caratteristiche organolettiche: Il miele di melata resta liquido a lungo, è molto vischioso e raramente cristallizza in odo completo, ha un colore da ambrato chiaro a scuro, talvolta con sfumature rossastre. All’odore e al gusto è di intensità media, e in bocca è poco dolce e persistente.
La melata di abete rosso è meno intensa di quella di abete bianco.
Alcune parole o espressioni usate per descrivere l’odore: legno bagnato bruciato, caramellato, animale, leggermente, resinoso, cioccolato, pasticceria, torta, vegetale (se spalmato), zucchero a velo, latte condensato, pandoro, vanillina, pasticceria, maltato, salato, incenso, affumicato, liquirizia, dolce cotto
Alcune parole o espressioni usate per descrivere il gusto/aroma: affumicato, caramellato, latte condensato, cotto, malto, panna cotta, (poco) resinoso, candito affumicato, leggermente amaro, rinfrescante,mentolo, maltato , vegetale cotto, latte cotto, poco balsamico
variazioni sul tema: in un miele di alta montagna può riconoscersi da una sfumatura scura al colore e dall’aroma tipico la presenza di melata d’abete.
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