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miele_di_erba_medicaL’erba medica (Medicago sativa, della famiglia delle leguminose), è una delle piante piu’ antiche della famiglia delle leguminose. Si ritiene che  sia originaria delle regioni dell’Asia occidentale, quali la Media (donde il nome) e la Persia, caratterizzate da un clima continentale con primavere tardive ed estati molto calde e brevi. Con i nomadi delle steppe migrò verso la Cina, il Nord Africa e l’Europa. Venne introdotta in Grecia dai persiani nel 492-490 a.C. In Italia giunse tra il 200 ed il 150 a.C.  Nel Nord Italia Italia viene chiamata anche “erba Spagna”, poiché è dalla Spagna che la leguminosa venne reintrodotta nel XV secolo. Il suo nome arabo, “alfa-alfa”, significa invece “padre di tutti i cibi”.

L’erba medica e’ stata impiegata per anni come alimento per gli animali erbivori, recentemente si è cominciato a utilizzarla anche come alimento umano: si possono ricavarne pane, frittelle e the e viene venduta sotto forma di germogli, di semi, di compresse, e foglie per preparare il the. Sembra accertato che la ricchezza dei suoi valori nutritivi risieda nel fatto che le sue radici scavano profondamente il terreno, alla ricerca dei minerali sepolti sotto la radice del suolo. cartina_it_erba_medicaLe sue radici sono lunghe in media dai 3 ai 6 metri. E’ una pianta perenne, cresce facilmente in ogni tipo di terreno, e quasi sotto ogni clima, ma sono condizioni calde ed umide che garantiscono i migliori raccolti di miele. Poichè raramente si realizzano, le produzioni di miele di erba medica sono di anno in anno oscillanti. Caratteristico è il meccanismo di “scatto”  con cui il fiore su apre, per permettere l’impollinazione incrociata, al contatto con le api, “schiaffeggiandole” o imprigionandole: un meccanismo che dopo alcune esperienze le api imparano a evitare operando di lato e in velocità.
Fiorisce da maggio a settembre, ma rende solo quando viene fatta fiorire completamente per la produzione del seme.

caratteristiche organolettiche: cristallizza spontaneamente a pochi mesi dal raccolto, il colore è da ambra a ambra chiaro nel miele liquido, da beige chiaro a nocciola quando cristallizzato. L’odore e l’aroma sono di media intensità, così la persistenza. E’ un miele con una notevole acidità.

Alcune parole o espressioni usate per descrivere l’odore: vegetale, di erba bagnata e di fieno appena tagliato, pungente, di cantina, di fermenti lattici, di cera d’api fusa.
Alcune parole o espressioni usate per descrivere il gusto/aroma: di latte cotto, di mosto d’uva, vegetale, di vino nuovo, di cera d’api fusa.

L’umidità è spesso appena inferiore al 18% ed è quindi comune trovare partite che, conservate a lungo, presentano un inizio di fermentazione.

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