L’eucalipto (Eucalyptus Camaldulensis, Eucalyptus Globulus, e altre varietà della famiglia delle mirtacee) è una pianta sempreverde, originaria dell’Australia, osservata per la prima volta da un botanico francese nel 1792 e introdotta in Italia alla fine del ‘700. Fu adottata alla fine dell’Ottocento nell’Agro Romano per iniziativa dei Monaci Trappisti di un’Abbazia vicina a Roma, sulla base del presupposto (erroneo) che gli effluvi delle piante potessero risanare il territorio dalla malaria: di fatto però la capacità di queste piante di assorbire l’acqua stagnante cominciò a esercitare un effetto benefico. Durante e dopo la bonifica dell’ Agro Pontino, avvenuta durante il ventennio fascista, vennero piantati numerosi esemplari di eucalipti in filari, sia con funzione frangivento, sia per limitare la dispersione d’acqua nei casi di irrigazione a lungo getto. Oggi l’eucalipto viene considerato una pianta naturalizzata. Dalle foglie è possibile estrarre un olio essenziale, l’eucaliptolo: da esso si ricavano prodotti che hanno proprietà calmanti della tosse, antisettiche, balsamiche, antiparassitarie. Il miele di eucalipto è uno di quelli a cui vengono (erroneamente) attribuite le proprietà farmacologiche di altre componenti della pianta.
Fiorisce in luglio-agosto. Le produzioni più abbondanti vengono dalla maremma Toscana, dal Lazio e dalla Sardegna. In Calabria, nel crotonese, si produce un miele uniflorale anche da E. globulus, a settembre. Questo miele ha tendenzialmente un colore più scuro ed un aroma più forte rispetto al miele estivo di E. camaldulensis.
caratteristiche organolettiche: cristallizza spontaneamente in tempi abbastanza rapidi dando origine a una massa compatta, con cristalli fini o medi, il colore è da ambrato chiaro a scuro quando è liquido, beige grigiastro quando è cristallizzato. Mediamente intenso all’odorato e al gusto e persistente in bocca.
Alcune parole o espressioni usate per descrivere l’odore: animale, di funghi secchi, di cane bagnato, di dado da brodo, di liquerizia, di formaggio parmigiano stagionato, di affumicato, di caramello, di asfalto bagnato, di foglie della pianta, di “dulce de leche”.
Alcune parole o espressioni usate per descrivere il gusto/aroma: richiama le sensazione percepite all’odorato, di caramella mou alla liquerizia, cappuccino, malto.
Si accoppia molto bene, per affinità, con formaggi stagionati, quali il parmigiano reggiano o il pecorino.
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